Lirica

Da Pesaro e Stoccolma due capolavori rossiniani disponibili in streaming

Il viaggio a Reims (Rossini Opera Festival)
Il viaggio a Reims (Rossini Opera Festival) © Amati Bacciardi

Per sei mesi due opere di Rossini allestite nei passati mesi, “Il viaggio a Reims” dal ROF di Pesaro e “Il barbiere di Siviglia” dall'Opera di Stoccolma

E' una ghiotta occasione per gli appassionati del belcanto, quella offerta dal portale online europeo gratuito OperaVision, che mette a disposizione ben due spettacoli rossiniani. Replicando l'iniziativa dell'anno scorso, ha infatti trasmesso in diretta - ma resterà disponibile per sei mesi - la recita del 16 agosto de Il viaggio a Reims, tenutasi nell'ambito all'Auditorium Scavolini di Pesaro del Rossini Opera Festival 2024. 

Nell'ormai abituale versione scenica varata nel 2001 dal regista spagnolo Emilio Sagi e ripresa da Matteo Anselmi, che ne colloca la tenue trama ai bordi d'una piscina. Tutti i personaggi dapprima in accappatoio e costume da bagno, poi rivestiti in stralunata eleganza: abiti disegnati dalla compianta Pepa Ojanguren, sua storica spalla. Spettacolo di lineare semplicità, brillante e vorticoso, intriso di vivida teatralità ed umorale ironia. Semmai, vista la compagnia di lusso schierata per celebrare lo storico recupero de Il viaggio a Reims del 1984 – mèntore allora Claudio Abbado - avremmo forse preferito godere dell'esecuzione concertistica diretta da Diego Matheuz il 23 agosto, a chiusura del festival pesarese. Ma tant'è.

Il barbiere di Siviglia alla Kungliga Operan di Stoccolma - Luthando Qave, Kono Kum e Dara Savinova 

Un'intuizione che resiste dal 2001

Considerata l'abnorme quantità di voci richieste da questa 'cantata scenica' di Rossini in un atto - di fatto un'opera bella e finita per le sue dimensioni di quasi tre ore – Il viaggio a Reims è da anni adottato per il saggio finale degli allievi dell'Accademia Rossiniana, giunta alla sua 36esima edizione. Così tanti, così solerti che per le due recite previste è stato possibile combinare due differenti compagnie, ponendo la Filarmonica Rossini come al solito sotto la bacchetta d'un direttore giovane, quest'anno Davide Levi

Gli interpreti principali della recita sono Chiara Boccabella (Corinna), interessante voce sopranile già fatta e finita, da tenere d'occhio; Aleksandra Meteleva (Melibea), Nanami Yoneda (Contessa di Folleville), Elenora Hu (Madama Cortese), Aleksey Kursanov (Belfiore), Alikhan Zeinolla (Libenskof ), Irakli Pkhaladze, assai giovane ma già interessante basso geogiano (Lord Sidney); Giuseppe De Luca (Don Profondo), Carlos Reynoso (Trombonok).

Kungliga Operan di Stoccolma- Kono Kum (Almaviva)

Un Barbiere un po' circense, un po' commedia dell'Arte

L'altro titolo di Rossini ci viene offerto dalla Royal Swedish Opera, ed è Il barbiere di Siviglia andato in scena alla Kungliga Operan di Stoccolma il 21 marzo 2024 e messo on line solo a fine agosto, i cui personaggi – visti i coloritissimi costumi ed il pesante make-up di Lena Lindgren, entrambi un po' troppo caricaturali per il nostro gusto – ci portano fra le piste dei circhi o sui rustici tavolati della commedia dell'Arte: Figaro come Arlecchino, Bartolo come Pantalone, Rosina come Colombina, e via dicendo. La scenografa Julia Przedmojska pone in mezzo al palcoscenico una candida costruzione di legno, che girata svela le stanze di Bartolo e Rosina: soluzione buona, ma già vista. La regia di Linus Fellbom procede con arguzia e speditezza, trova buoni spunti comici, mantenendosi tutto sommato nell'ambito d'una placida ortodossia. 

Kungliga Operan di Stoccolma- John Erik Eleby e Dara Savinova (Bartolo e Rosina)

Una compagnia variegata, ben formata

Sul podio della efficiente Royal Swedish Orchestra preside il giovane direttore tarantino Vincenzo Milletari, che imposta sin dalla Sinfonia una direzione leggera, trasparente, ben articolata, in cui il gioco delle preziosità strumentali trova buon risalto. 

All'uso nordico, alcuni sono membri della compagnia stabile del massimo teatro lirico svedese; nomi in parte a noi sconosciuti, però che trovano ottima intesa scenica. 

Due sorprese sono le voci del tenore coreano Kono Kum (Almaviva), elegante belcantista vincitore del concorso Operalia Plácido Domingo 2023; ed il baritono sud africano Luthando Qave, vivace e rifinito Figaro; un tantino querula – troppo vibratino all'antica in «Una voce poco fa» - la Rosina del mezzosoprano estone Dara Savinova. John Erik Eleby è Bartolo, Kristian Flor Basilio, Radoslaw Rzepecki Fiorello.